La riabilitazione del pavimento pelvico è un passaggio fondamentale per chi ha appena avuto o sta per avere un bambino. Ci sono per le donne delle precise prescrizioni da osservare per riuscire a tornare in forma dopo il parto, ma soprattutto per non avere problemi di salute. «Si possono applicare – spiega la fisioterapista vigevanese Ariela Solini – una serie di massaggi pre parto. L’obiettivo è quello di aiutare il rilassamento e la riabilitazione muscolare. Il periodo fondamentale per la riabilitazione del pavimento pelvico sono i 40 giorni dopo il parto. I problemi che si possono affrontare vanno dai tagli fino al prolasso e alla diastasi. Poi c’è la difficoltà che tutte si trovano ad affrontare che è l’uscita fuori sede di pancia e addominali».
Si tratta di un effetto del parto diffuso, ma da non sottovalutare, per il quale sono previsti precisi interventi. «Si chiama – continua Ariela – diastasi addominale. Si possono far tornare in sede gli addominali con precisi esercizi di rinforzo muscolare. I problemi che sono legati vanno dall’incontinenza, alla lombalgia, fino alla sciatalgia. Non si sta quindi parlando soltanto di un problema estetico». La prima cosa della quale si deve tenere conto è il controllo del peso. «I problemi aggiuntivi – continua Ariela – riguardano il mettere su peso. In questo caso già prima del parto si può provvedere con la ginnastica ad hoc. Ci sono esercizi che consentono il rinforzo del muscolo traverso dell’addome. Tra gli altri esercizi ce ne sono legati all’addome e anche l’auto massaggio vaginale, che una donna può fare da sola a casa per rendere l’utero più morbido e facilitare l’uscita della testa del bambino».
La fisioterapista vigevanese invita anche a non sottovalutare anche altri tipi di problemi post parto. Sintomi sottovalutati possono diventare pericolosi. «Non bisogna sottovalutare- continua – le perdite urinarie oppure il dolore quando si hanno rapporti. Molte donne sbagliano e non effettuano la visita dopo i 40 giorni. Questo tipo di attenzione va tenuto non soltanto per il parto vaginale, ma anche per quello cesareo. Si trovano, infatti, delle cicatrici che devono essere trattate dal fisioterapista». L’altro punto da non trascurare è quello dell’attività motoria, che nella riabilitazione del pavimento pelvico ha un ruolo fondamentale. «Prima del parto – dice – va fatto tanto sport, soprattutto in acqua, che permette di limitare i lipidi in eccesso. Anche una sola camminata in acqua o un po’di nuoto, o dei corsi leggeri di acquagym in assenza di gravità possono aiutare. In gravidanza si può fare linfodrenaggio e soprattutto cercare di curare gli arti inferiori, che sono quelli più esposti a gonfiori».
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